A oltre un anno dalla sua uscita, e dopo il successo del tour di presentazioni del 2024, “La mia vita in Ferrari” di Marzia Latino (Rise&Press Publishing) prosegue il suo tour di sensibilizzazione con due importanti tappe in nord Italia svoltesi il 7 maggio 2025. L’obiettivo è trasformare ogni presentazione in un laboratorio di cittadinanza attiva, abbattendo stereotipi e promuovendo la cultura dell’inclusione.

Un’altra tappa del tour “Incontra l’autrice” che si apre anche alle iniziative scolastiche a cominciare dall’invito dell’Istituto Comprensivo di Guidizzolo (MN) che ha accolto Marzia e il suo messaggio di speranza: gli studenti hanno ascoltato estratti del libro, partecipato a un dibattito sulle barriere – fisiche, culturali e mentali – e condiviso riflessioni sul significato di “forza interiore”. Dimostrando non solo maturità ma anche empatia verso il tema. L’evento ha trasformato l’aula magna in uno spazio di confronto autentico, sottolineando come l’esperienza di disabilità possa diventare motore di cambiamento sociale e personale, arricchendo l’esperienza e il bagaglio di crescita dei ragazzi. Specie per gli studenti che, come nell’esperienza di Marzia, vivono a scuola la loro disabilità grazie al supporto sincero e costante del personale scolastico e dei propri compagni di scuola. Dimostrando che con il sostegno e lo spirito di solidarietà si riesce davvero a migliorare la vita di chi ci è prossimo.
Nella serata, la “Casa dei Bardi” di Cavriago (RE) ha ospitato la comunità locale per una presentazione ricca di emozioni dove Marzia ha dialogato in diretta con il pubblico, rispondendo a domande e firmando le copie del libro. L’incontro ha ribadito il valore della metafora della “Ferrari” come simbolo di libertà e determinazione, coinvolgendo partecipanti di tutte le età in una riflessione condivisa sull’inclusione.
Un altro tassello dell’iniziativa di crescita e sensibilizzazione che Marzia Latino intende portare avanti con costanza e determinazione soprattutto nelle scuole, con l’obiettivo di “abbattere” le barriere culturali e mentali che possono portare ad una sana inclusione. Quella vera. Che necessita della sensibilità e consapevolezza di chi avrà in mano il futuro della nostra società: i giovani.
Cancellare gli stereotipi
In questo libro Marzia utilizza la metafora della sua sedia a rotelle come una Ferrari, sfidando la concezione tradizionale di limiti fisici. È un invito a ritrovare la propria forza interiore, all’empatia e alla resilienza di fronte alle sfide. Anche, e soprattutto, quando questi ostacoli si misurano nelle barriere “mentali” oltre che fisiche ricordandoci che il valore della propria vita si misura anche nella capacità di superare gli ostacoli.
“La mia vita in Ferrari” è più di una storia personale; è un appello alla riflessione sulle barriere sociali, materiali e architettoniche che chi è affetto da disabilità vive nella sua quotidianità. Marzia ci invita a guardare oltre le limitazioni, a celebrare l’amore e i propri valori personali e a trasformare ogni suo sfida in opportunità di crescita personale e collettiva.

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